H2 BLASTER sfrutta il processo dell’elettrolisi dell’acqua per generare ossidrogeno una miscela di idrogeno e ossigeno che, a motore acceso e caldo, viene iniettata nel collettore di aspirazione attraverso il pratico tubo di servizio e raggiunge la camera di combustione.
Proprio qui il gas viene innescato dall’alta temperatura e reagisce trasformandosi in vapore acqueo ad alta pressione.
Inizia così il processo di decarbonizzazione:
il vapore acqueo penetra nelle incrostazioni e scioglie il carbonio depositato su pistoni, valvole e punte degli iniettori e più in generale sui componenti che si trovano tra la camera e il condotto di scarico.
Dove agisce H2 BLASTER?
I componenti interessati del processo di decarbonizzazione sono:
• camera di combustione (cielo del pistone, testa valvole, punte degli iniettori),
• valvola EGR
• turbina a geometria variabile
• filtro antiparticolato
• sonda lambda
• catalizzatore
• tutte le componenti del collettore di scarico.
L’idrogeno è un gas infiammabile ed esplosivo. H2 BLASTER è equipaggiato con una serie di dispositivi di controllo per la sicurezza dell’operatore che, oltre a gestire con efficacia eventuali anomalie, garantiscono un’esecuzione del trattamento altamente performante.